Pedagogia

 Dalla modernità borghese alla modernità scientifica

Intorno alla metà del XIX secolo  si sviluppa la cultura positivista. l'educazione si ispirava ai Principi

della modernità scientifica modernità e scienza si presentavano come due categorie strettamente

intrecciate e connesse. In questo ambito fu importante la presenza di Auguste Comte.Egli riscrisse la storia dell'uomo incentrandosi sul progresso secondo Comte la scienza e il metodo

sperimentale sono le principali vie per accedere alla conoscenza e alla verità in modo definitivo e

corretto. Un altro aspetto importante per la modernità scientifica è l'evoluzione. In questo periodo di

sviluppo si inizia a parlare non più di pedagogia ma di scienze dell'educazione. A questa nuova pedagogia fu affidato il compito di garantire uno sviluppo della società sempre ordinato. Infatti il compito più importante di questa nuova pedagogia era di trasmettere valori socialmente utili che garantissero l'istruzione dei Ceti incolti.

 

Herbert Spencer (1820-1903)

Nacque da una famiglia della piccola borghesia. Fu cresciuto senza convinzioni dogmatiche definite ricevendo dal padre un forte sentimento di opposizione a tutte le forme di autoritarismo. L'atteggiamento antidogmatico e antiaccademico sarà una costante della sua vita. Alternò periodi di studi e di lavoro. Già dal 1851 aveva abbracciato i principi dell'evoluzionsimo.

Già dai suoi primi saggi emerge con chiarezza l'impostazione fondamentale del suo pensiero, che intende l'evoluzione e il progresso come la legge universale della vita e del cosmo.


Secondo Herbert Spencer l'evoluzione è incentrata su
3 caratteristiche ben distinte: 

  •  il passaggio da una forma meno coerente a una più coerente;

  •  il passaggio dal omogeneo al eterogeneo;

  •  il passaggio dall'indefinito al definito. 

Questi tre movimenti si compiono all'interno gli altri tre principi: indistruttibilità  della materia, la continuità del movimento e la persistenza della forza.


Secondo Spencer l'intelligenza umana è un progressivo accumulo di esperienze che vengono fatte durante il corso della nostra vita. secondo Spencer l'educazione dell'uomo doveva dipendere in primis dalla propria condizione di essere naturale  e non da ciò che la società imponeva di dover diventare. 

In questo periodo le discipline umanistiche erano viste con diffidenza. Spencer sosteneva l'adeguamento alle regole naturali per garantire una miglior crescita dell'essere umano. in questo modo la pedagogia di Spencer risultava Fedele ai canoni della società borghese di quel tempo.

 


Emile Durkheim 

Émile Durkheim è considerato uno dei maggiori studiosi della storia, in quanto fondatore della scienza sociale moderna. In particolare si concentrò su modi di agire e di pensare collettivi, i loro rapporti con la genesi e il funzionamento delle istituzioni, applicando le leggi dell'evoluzione all'analisi sociale. Secondo la sua filosofia, l'educazione era il frutto dell'ambiente sociale in cui un individuo vive; questa varia a seconda delle condizioni storiche classiche e delle classi sociali a cui poggia: esiste un'assoluta dipendenza tra il sistema formativo e la struttura sociale. L'educazione non è perciò infatti naturale, ma sociale. 


Per capire meglio questa posizione, è necessario ricordare che secondo Durkheim l'uomo è costituito da due esseri: quello individuale, cioè un insieme di bisogni e desideri, e quello sociale, ovvero un sistema di idee, sentimenti ed abitudini che rispecchiano quelle del gruppo di cui facciamo parte. L'educazione è dunque quell'azione sociale e personale al tempo stesso che innalza l'individuo al di sopra di sé stesso, conformandolo all'ideale della coscienza collettiva.
Durkheim riserva molta attenzione al principio dell'ordine sociale, dal momento che senza ordine sociale nulla può sopravvivere: è un imperativo etico. Quindi l'educazione ha come primo scopo l'apprendimento di queste norme.
Infatti, la scuola costituisce la struttura sociale più importante, insieme alla famiglia, poiché educa all'ethos collettivo. È infatti espressione dei bisogni sociali e della morale collettiva e rappresenta il luogo collettivo per la formazione individuale. Essa infatti costituisce l'attuazione di due principi fondamentali nell'analisi sociologica di Durkheim: la riproduzione e l'integrazione. La scuola riproduce, infatti, il sistema di idee esterno e garantisce l'integrazione delle giovani generazioni nella società futura. 
Una critica che venne posta allo studioso riguarda la possibile creazione, più che di individui disciplinari, di individui ammansatavi, che obbediscono alle regole sociali.

L'emergenza dei metodi dell'indagine sperimentale. 


Grazie all'intervento di questi studiosi, la pedagogia iniziò ad assumere una sempre maggiore posizione di rilievo in quanto vero e proprio metodo sperimentale di studio. Per l'affermazione della pedagogia come scienza, fu fondamentale l'intervento del laboratorio di psicologia sperimentale di Wilhelm Wundt, a Lipsia. Gli studi qui condotti furono decisivi per la creazione della psicologia scientifica e ambirono a dimostrare sperimentalmente il funzionamento di alcuni aspetti della psiche umana; queste problematiche erano connesse anche agli aspetti educativi, poiché fu subito evidente che l'educazione poteva avere delle ripercussioni psicologiche. In tal senso, l'educazione sarebbe stata tanto più efficace quanto più adattevole alle necessità psicologiche individuali. La pedagogia iniziò a necessitare di conoscenze psicologiche specifiche, al fine di migliorare i propri metodi di educazione. Per ovviare a questa necessità fu necessario l'avvento di Alferd Binet e Theodore Simon.

I primi sviluppi della pedagogia speciale

Si cominciò anche a manifestare un grande interesse nei confronti di soggetti affetti da deficit psichici. I primi portatori di handicap considerati "educabili" furono i sordomuti e i ciechi. Nel campo dei sordomuti furono fondamentali le esperienze di de l'Epee e Heinicke che fondarono delle scuole per sordomuti. Per i ciechi invece il metodo di Braille divenne quello più diffuso anche nelle scuole. Più tardo fu lo sviluppo della pedagogia speciale rivolta ai portatori di deficit psichici. Figura fondamentale fu quella di Seguin, il quale diede vita a delle attività di insegnamento realizzando una serie di originali strumenti didattici che furono seguititi anche negli anni successivi da Maria Montessori. Nei confronti dei portatori di deficit, l'attenzione inizialmente, fu scarsa, a causa della formazione prevalentemente filosofica degli educatori.





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