Psicologia

Stanley Milgram

Stanley Milgram (1933- 1984) è stato uno psicologo statunitense il quale nel 1961 lavorò presso l'Università di Yale e focalizzò i suoi studi sul tema dell’obbedienza. Nella società in cui viveva sembrava essere indispensabile la presenza di un’autorità, dalla quale poteva sottrarsi solo chi vive in totale isolamento. 

Basandosi sulla situazione della società che lo circondava lo psicologo organizzò un esperimento. 



Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/2016/04/esperimento-obbedienza-milgram/
L’esperimento di Milgram richiede la presenza di almeno tre persone: uno psicologo, un volontario e un attore che impersoni un finto volontario. Ognuna di queste persone ha un ruolo: c’è Lo Sperimentatore (che rappresenta l’autorità), l’Insegnante (colui che esegue gli ordini dello Sperimentatore) e infine l’Allievo (la persona soggetta alle decisioni dell’Insegnante). All’inizio dell’esperimento l’Insegnante e l’Allievo vengono posti in due stanze separate, l’Insegnante ha a disposizione una serie di bottoni, mentre l’Allievo è collegato a un macchinario per la somministrazione di elettroshock. Quando lo Sperimentatore dà il via, l’Insegnante comincia a leggere una serie di coppie di parole, dopodiché riprende a leggere la prima parola di ogni coppia e chiede all’Allievo di completarla con la seconda: se l’Allievo indovina, l’Insegnante passa alla coppia successiva , se invece sbaglia, lo Sperimentatore sprona l’Insegnante a somministrare una scarica elettrica all’Allievo.
In realtà, è tutta una finta: il macchinario non è in grado di somministrare elettricità e l’Allievo non riceve alcun elettroshock. Prima dell’esperimento, all’Allievo è stato chiesto di registrare lamenti, urla e implorazioni su un nastro, che ora viene attivato automaticamente in modo che , ogni volta che preme il bottone, l’Insegnante abbia la percezione di stare causando una sofferenza reale all'altro “volontario.” Di tutto questo l’Insegnante – ossia la vera cavia dell’esperimento – è all'oscuro: gli è stato detto che dall’altra parte della parete c’è una persona inerme e che a ogni suo errore il voltaggio della scarica aumenterà, partendo da un minimo di 15 volt fino a un massimo di 450.
Man mano che il voltaggio cresce, l’attore che impersona l’Allievo comincia a urlare, a battere i pugni contro la parete, a lamentarsi dei propri disturbi cardiaci, inducendo così l’Insegnante a chiedere istruzioni allo Sperimentatore che, imperterrito, dice di continuare. Arrivati a 135 volt, molti soggetti chiedono di poter interrompere l’esperimento, ma una volta ottenuta dallo Sperimentatore la rassicurazione che nessuno li riterrà responsabili delle eventuali conseguenze, riprendono a leggere le coppie di parole e a somministrare punizioni.
Prima di iniziare l’esperimento, Milgram aveva condotto un sondaggio su un centinaio di colleghi psicologi, la maggior parte dei quali si era dichiarata sicura che solo una piccola percentuale (non oltre il 4%) dei soggetti testati avrebbe continuato a somministrare scariche oltre un certo voltaggio. Quando nel 1963 Milgram pubblicò i risultati dell’esperimento, in un articolo intitolato Behavioral Study of obediencela percentuale di soggetti che avevano somministrato punizioni da 450 volt superava il 60%.


L' obiettivo di Milgram era valutare in che misura gli uomini riuscivano a mettere da parte la propria coscienza morale di fronte a un ordine proveniente da un’autorità.

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